Competenze

Penale del T.M.
COMPETENZA PENALE del Tribunale per i Minorenni
Normativa di riferimento : D.P.R. 22.9.88 n.448

Il Tribunale per i Minorenni è competente:
1) per tutti i reati commessi da soggetti di età compresa tra gli anni quattordici e gli anni diciotto
Qualora il fatto commesso da un minore degli anni quattordici sia previsto dalla legge come delitto ed egli è pericoloso, il giudice, tenuto conto della gravità del fato e delle condizioni morali della famiglia in cui il minore è vissuto ordina che questi sia ricoverato in comunità o sia posto in libertà vigilata ( art. 2224 c.p.) oltre ad essere avviata una procedura amministrativa ( art-25 R.D.L.. n.1404/34 )

2) applicazione misure di sicurezza;

3) in funzione di Tribunale di Sorveglianza per concessione delle misure alternative alla detenzione, per la concessione della Riabilitazione speciale, nei confronti di coloro che commisero il reato quando erano minori degli anni 18 e fino al compimento del 25° anno di età

4) MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA:
permessi, esecuzione misure di sicurezza, esecuzione libertà controllata, esecuzione misure alternative – nei confronti di coloro che commisero il reato quando erano minori degli anni 18 e fino al compimento del 25° anno di età;

                                                   Nel processo penale minorile non è:
                            1) ammessa l' azione civile per il risarcimento del danno causato dal reato ;
                            2) ammessa l'applicazione della pena su richiesta delle parti;
                            3) ammesso il decreto penale di condanna.

 

                                         LE FUNZIONI del : G.I.P. , G.U.P. , DIBATTIMENTO
- G.I.P. ( Giudice per le indagini preliminari )
E’ un organo monocratico e le sue competenze (divise tra c.p.p. e D.P.R.448/88) attengono alla fase delle indagini preliminari.
Tra le molte competenze attribuite al G.i.p. un particolare rilievo assume quella di poter emanare, su richiesta del P.M.M., la sentenza di non luogo a procedere per IRRELEVANZA DEL FATTO; perché possa essere emessa occorre: una tenuità del fatto/reato, una occasionalità del comportamento del minore, il rischio che il protrarsi del procedimento possa pregiudicare le sue esigenze educative ( art. 27 D.P.R. n.448/88).
Trattandosi comunque di una ammissione di responsabilità penale, per la sua emanazione occorre sempre il consenso dell’indagato. ( art.32/1° D.P.R. n. 448/88)

- G.U.P. ( Giudice per l’udienza preliminare )

 

Civile del T.M.
COMPETENZA CIVILE del Tribunale per i Minorenni

Il Tribunale per i Minorenni è competente nei procedimenti civili, di volontaria giurisdizione e amministrativi riguardante i minori, ad eccezione di quelli di competenza del Giudice tutelare.

( N.B. – tutte le segnalazioni che riguardano i minori vanno inoltrate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni )


Con l'entrata in vigore della legge n. 219 del 10 dicembre 2012 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17
dicembre 2012 "Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali" (Legge 10 dicembre 2012, n. 219)
alcune competenze del Tribunale per i Minorenni sono state trasferite, con decorrenza 01.01.2013, al Tribunale
Ordinario.

Secondo il modificato art. 38 disp. att. cod.civ., “Per i procedimenti di cui all'art. 333 c.c. resta esclusa la
competenza del tribunale per i minorenni nell'ipotesi in cui sia in corso, tra le stesse parti, giudizio di
separazione o divorzio o giudizio ai sensi dell'art. 316 del codice civile; in tale ipotesi, per tutta la durata del
processo la competenza, anche per le disposizioni richiamate nel primo periodo della citata disposizione, spetta
al giudice ordinario”.

Il Tribunale per i Minorenni decide in camera di consiglio con collegio composto da 2 giudici togati e 2 giudici
onorari (un maschio ed una femmina).

Di seguito si rappresentano le competenze più significative.

Procedimenti di volontaria giurisdizione non contenziosi:
1) proroga dell'affidamento consensuale e/o l'affidamento disposto direttamente del T.M. (art 4 l. adoz), v.
ora Legge 19 ottobre 2015 n. 173 artt. 1 e 2 "Diritto alla continuità affettiva dei minori in affido familiare"
2)  verifica veridicità riconoscimento figlio naturale da parte di persona coniugata (art. 74 L. 184/83);
3) disposizioni concernenti l'erogazione temporanea in favore dell'affidatario degli assegni familiari e delle
     prestazioni previdenziali relative al minore affidato (art. 80 l.184/83) ;
4) autorizzazione al matrimonio del minorenne (art 84 c.c.);
5) nomina di un curatore speciale che assista il minore nella stipulazione delle convenzioni matrimoniali (art. 90
c.c.);

  • regolamentazione rapporti con gli ascendenti (ovvero nonnii) cioè il diritto degli ascendenti di mantenere
    “rapporti significativi” con i nipoti minorenni ( art. 42 col NUOVO TESTO art. 317 BIS "rapporti con gli
    ascendenti" di competenza del T.M. applicandosi l'art. 336 secondo comma c.c.) introdotto col DECRETO
    LEGISLATIVO 28 dicembre 2013, n. 154 "Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma
    dell'articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219;
  • decadenza dalla responsabilità genitoriale (art. 330 cc);
  • reintegrazione nella responsabilità genitoriale (art. 332 c.c.);
  • controllo della responsabilità genitoriale ovvero gli interventi a tutela di minori in situazioni di disagio (art. 333 cc);
    (NOTA: in pendenza di giudizio (tra le stesse parti) di separazione, divorzio o giudizio ex art. 316 Codice Civile, la competenza ad adottare i provvedimenti ex art. 300-333 Codice Civile spetta al Tribunale Ordinario ).
  • rimozione del/i genitore/i dall'amministrazione dei beni (art. 334 c.c.);
  • riammissione nell'esercizio dell'amministrazione e nel godimento dell'usufrutto legale del genitore che ne sia stato rimosso o privato (art. 335 c.c.);
  • autorizzazione del tutore alla continuazione di un'impresa commerciale nell'interesse del minore (art. 371, u.co. c.c.);
  • autorizzazione ad avere informazioni sulle proprie origini da parte dei minori adottati (art 28 l. adoz);
  • autorizzazione per i genitori stranieri a permanere in Italia a seguito del minore (art 31 T.U. 286/1998); D.Lgs 25 Luglio 1998 n. 286 (T.U. Immigrazione) e D.P.R. 14 Settembre 2011 n. 179
  • procedure per il rimpatrio dei minori sottratti ovvero dell'attuazione del diritto di visita del genitore non affidatario (Convenzione dell'Aja 25.10.1980 ratificata con legge 15.1.1994 n. 64 - art. 7); v. Legge 64/1994 (Ratifica Conv. Aja 25/10/80)
  • opposizione al decreto di liquidazione al difensore con gratuito patrocinio (a spese dello stato) (art. 84 DPR
    115/2002). D.P.R. 115/2002


ADOZIONI


affidamento familiare;
art. 4/5° comma

L. 4 MAGGIO 1983 N. 184

età degli adottandi art. 6

 età dell'adottato
art. 7
della dichiarazione di adottabilità
art.8
segnalazione stato di abbandono
art. 9
apertura procedimento stato di abbandono
art. 10
procedimento per l' accertamento e dichiarazione dello stato di abbandono
artt. da 11 a 21
affidamento preadottivo
art. 22
revoca affidamento preadottivo
art. 23
della dichiarazione di adozione
art. 25
informazioni sulla condizione di adottato
art. 28
procedura per il decreto di idoneità all'adozione internazionale art. 29 bis
decreto idoneità all'adozione internazionale
art. 30
attività previste per l'ingresso in Italia
art. 31/2° comma
provvedimenti in caso di ingresso di minore
non consentito
art. 33/5° comma
comunicazioni sull'andamento dell'inserimento
del minore straniero
art. 34
dichiarazione efficacia provvedimento
straniero di adozione art. 35
efficacia provvedimento straniero di adozione
non aderente alla Convenzione
art. 36
informazioni sullo stato di salute dell'adottato
art. 37
espatrio di minori a scopo di adozione
art.40
situazione di abbandono di minore che si trovi all'estero
art 43
Adozioni casi particolari Art. 44

cura, rappresentanza e amministrazione
della persona adottata
art. 50
revoca dell'adozione per fatti addebitabili all'adottato
art. 51
revoca dell'adozione per fatti addebitabili all'adottante
art. 52
adozione in casi particolari
art. 56
verifica delle condizione per l'adozione in casi particolari
 

minori disadattati e casi di disagio; artt. 25 e 25 bis Legge 27.5.1935 n. 835

INADEMPIMENTO SCOLASTICO

 

Civile del Tribunale Ordinario
Competenza Civile del Tribunale ordinario

annullamento del matrimonio contratto da minore violando il limite d’età art.117 Codice civile
separazione temporanea dei coniugi minorenni in pendenza di giudizio di separazione art.126 Codice civile
matrimonio putativo provvedimenti riguardo i figli art.129 Codice civle
allontanamento dalla residenza familiare art.146 Codice civile
concorso negli oneri per il mantenimento dei figli art.148 Codice civile
provvedimenti riguardo ai figli in caso di scioglimento del matrimonio art. 155 Codice civile
separazione consensuale, contrasto per mantenimento dei figli art. 158 Codice civile
alienazione del fondo in presenza di figli minori art. 169 Codice civile
cessazione del fondo in presenza di figli minori art. 171 Codice civile
esclusione dall'amministrrazione del coniugi minorenne art. 183 Codice civile
termine per l'azione di disconoscimento da parte del minore art. 244 Codice civile
legittimazione passiva del minore art. 247 Codice civile
legittimazione all'azione di contestazione della legittimità art. 248 Codice civile
provvedimenti in pendenza del giudizio di impugnazione art. 268 Codice civile
impedimento di uno dei genitori art. 317 Codice civile
rappresentanza e amministrazione dell' impresa del figlio art. 320 Codice civile
autorizzazione del tribunale art. 375 Codice civile
autorizzazione vendita dei beni art. 376 Codice civile
atti compiuti senza l'osservanza delle norme precedenti art.377 Codice civile
atti vietati al tutore e al protutore art. 378 Codice civile
capacità dell' emancipato art. 394 Codice civile
emancipato autirzzato all'esercizio di impresa commerciale art. 397 Codice Civile
DISCIPLINA DEI CASI DI SCIOGLIMENTO DEL MATRIMONIO artt. 4, 6 e 9 Legge n.898/1970

 


Civile del Giudice Tutelare
COMPETENZA CIVILE del GIUDICE TUTELARE

intervento del giudice in caso di disaccordo   -  art. 145 Codice civile -
forma di riconoscimento del figlio naturale     - art. 254/1° comma Codice civile -
azione nell’interesse del minore o dell’interdetto - art. 273/1°comma Codice civile -
abbandono della casa del genitore  - art. 318 Codice civile -
rappresentanza e amministrazione beni del minore - art. 320/ 3°, 4° e 5° comma Codice civile -
nomina curatore speciale   -  art. 321 Codice civile -
vigilanza del giudice tutelare  - art. 337 Codice civile -
apertura della tutela    -  art. 343 Codice civile -
funzioni del giudice tutelare - art. 344 Codice civile -
denunzie al giudice tutelare  -  art. 346 Codice civile -
provvedimenti urgenti    -art. 361 Codice civile -
formazione dell’inventario  - art. 362/2° comma Codice civile -
provvedimenti circa l’educazione e l’amministrazione dei beni del minore -  art. 371/1° comma Codice civile -
investimento di capitali  - art. 372 Codice civile -
titoli al portatore - art. 373 Codice civle-                     

autorizzazione del giudice tutelare per il compimento di alcuni atti - art. 374 Codice civile -       

autorizzazione del tribunale e parere  del giudice tutelare - art. 375 Codice civile -
vendita dei beni - art. 376/2° comma Codice civile -
gratuità della tutela, ed equa indennità - art. 379/2° comma Codice civile -
cauzione del tutore - art. 381 Codice civile -
esonero dall’ufficio di tutore - art. 383 Codice civile -
rimozione e sospensione del tutore - art. 384 Codice civile -
approvazione del conto - art. 386 Codice civile -
curatore dell’emancipato - art. 392/2° comma Codice civile -
capacità dell’emancipato - art. 394/3° e 4° comma Codice civile -
rifiuto del consenso da parte del curatore - art. 395 Codice civile -
emancipato autorizzato all’esercizio di impresa - art. 397/1° comma Codice civile -
autorizzazione al rilascio del passaporto al minore - Legge n.1185/67 -
autorizzazione alla minorenne a decidere l’interruzione della gravidanza  - art.12,2° Legge n.194/78 -
limiti all’esercizio della potestà sui figli ricoverati in istituto - art. 3/3° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
esecutività dell’affidamento disposto dal Servizio Sociale - Art. 4/1° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
cessazione affidamento familiare - art. 4/5° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
richiesta al tribunale minorenni di ulteriori provvedimenti -art. 4/6° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
accertamenti delegati dal tribunale per i minorenni - art. 12/4° Legge 4 maggio 1983 n. 184
vigilanza delegata dal tribunale per i minorenni - art. 22/ ultimo comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
eventuale convocazione da parte del tribunale per i minorenni - art. 23/1° Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
convocazione da parte della Sez. min. della Corte d’Appello - art. 24/2° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
consultazione da parte del Trib.Min. in merito all’adozione - art. 25/1° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -
inventario dei beni dell’adottato  ex art,. 44 - art. 49/ 1° e 2° comma Legge 4 maggio 1983 n. 184 -

Amministrativa T.M.
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